Il Bosco di San Francesco: dove natura e arte si incontrano
Per chi ama la natura e l’arte della splendida città di Assisi una visita al Bosco di San Francesco non può mancare, soprattutto se viaggiate con bambini.
Raccontate ai vostri piccoli la storia di San Francesco, del suo amore per la natura e il creato, passeggiando tra i sentieri di quello che oggi è il bosco intitolato a questo famoso Santo. E’ qui che natura, arte, storia e spiritualità si fondono dando vita ad un paesaggio unico, ricco di sentieri suggestivi che si snodano ai piedi della grandiosa Basilica di San Francesco.

Il restauro del Bosco di San Francesco ad opera del FAI
Il Bosco di San Francesco è di proprietà del FAI – Fondo Ambiente Italiano che lo ha restaurato nel 2008, strappandolo all’incuria e al degrado in cui, purtroppo, versava.
Attraverso una raccolta fondi e una cospicua donazione proveniente da Banca Intesa infatti è stato possibile ripulire quest’area e metterla in sicurezza donando a questo luogo un nuovo splendore. Squadre di volontari e forestali hanno lavorato duramente recuperando quella che allora era praticamente una discarica a cielo aperto. Si pensi che sono stati ritrovati più di 300 copertoni di auto gettati tra le radure. Opere di messa a dimora di nuovi alberi e riforestazione con diverse tipologie di ulivi hanno contributo a creare l’ambiente boschivo rigoglioso che è adesso e nel quale è un vero piacere passeggiare.

Tutto questo inteso lavoro di riqualificazione paesaggistica, di circa 64 ettari di terreno, ha portato all’apertura al pubblico del bosco di San Francesco in una data ormai divenuta storica: l’11/11/2011 alle ore 11.11
D’altronde non sorprende, il FAI si prende cura ogni giorno di più di 30 luoghi in tutta Italia tra abazie, ville e giardini, castelli e altri meravigliosi paesaggi preservandone la bellezza e contribuendo a diffonderne la conoscenza affinché si possa scoprirli e soprattutto viverli passando al loro interno giornate indimenticabili.
Il sentiero che raggiunge la Basilica di San Francesco
L’ingresso al bosco è segnato dall’antico monastero Benedettino di Santa Croce del XIII secolo, anch’esso restaurato dal FAI. Visitate la bellissima chiesetta del monastero, di grande pregio l’affresco posto sul sagrato. Attualmente aperta al pubblico per la messa settimanale il sabato pomeriggio.
Dal monastero partono due suggestivi sentieri. Il primo permette di raggiungere la Basilica di S. Francesco e si snoda in un percorso di circa 1,5 km completamente ombreggiato. Durante la passeggiata potete ammirate il favoloso panorama che si apre sulla Basilica. Per ammirarlo comodamente vi basterà sedervi su una delle tante panchine panoramiche dislocate durante tutto il percorso.
Nel Bosco di San Francesco sono presenti più di 100 panchine, molte delle quali intitolate a sostenitori del FAI che hanno voluto in questo modo contribuire alla conservazione di questo bellissimo bosco.
La passeggiata per raggiungere la Basilica, anche se in salita, è fattibilissima coi i bambini, noi l’abbiamo fatta in tutta tranquillità insieme a Tommaso. Durante il percorso ammirate la natura, gli alberi secolari e fermatevi a leggere i tanti cartellini posti sotto le varie tipologie di piante. Passeggiando per i curati sentieri abbiamo potuto vedere anche il fiordaliso selvatico, bellissimo fiore arancione tipico di queste zone. Per passeggiate tra i sentieri nelle vicinanze di Assisi leggi anche Il Parco del Monte Subasio.
Quasi alla fine del percorso arriverete alle antiche mura che rappresentano il confine con la selva di San Francesco di proprietà dei Frati Francescani. Manca davvero poco per raggiungere la Basilica. Ancora pochi passi e vi troverete di fronte ad alcune statue realizzate in ricordo di Papa Giovanni Paolo II e un monumento rappresentate le diverse religioni monoteiste.
Ci siamo! Superato il presidio FAI, che si trova poco più avanti, ecco a voi la maestosa Basilica di San Francesco. La sua visione vi lascerà senza parole. Magnifica!

Ora potete decidere se visitare la città di Assisi oppure tornare indietro e intraprendere l’altro sentiero, quello che conduce all’opera del Terzo Paradiso.
Il Sentiero dell’opera di Land Art: il Terzo Paradiso
Il secondo sentiero permette di raggiungere l’opera di Land Art, chiamata il Terzo Paradiso e realizzata dall’artista Michelangelo Pistoletto.
Il sentiero che la raggiunge è attraversato dal fiume Tescio che si alterna tra le radure dando vita a piccole e affascinanti cascate lungo tutto il percorso.
Il Terzo Paradiso è un’opera realizzata con 121 ulivi disposti a doppio filare a formare tre ampi elementi circolari che rappresenta la perfetta armonia tra uomo e natura. L’uomo e la natura sono rappresentati dai cerchi piccoli mentre quello centrale rappresenta la loro unione. Al centro vi un’asta specchiante alta 12 metri che collega il cielo con la terra. Questa opera è stata replicata anche in altri paesi del mondo, come per esempio in Marocco dove anziché utilizzare materiali vivi come gli ulivi, per realizzarla hanno utilizzato tipici tappeti marocchini, e così via negli altri posti del mondo.

La composizione degli ulivi si può ammirare dalla Torre del XII secolo che vi è di fronte. Salendo al suo interno potrete ammirarla dall’alto, davanti a voi si può anche vedere la magnifica Rocca Maggiore di Assisi.
In questo luogo si è nel punto più a fondo valle delle Città di Assisi. Vi è un progetto del Fai, ancora in fase di realizzazione, che vorrebbe collegare questo punto alla Rocca Maggiore che invece rappresenta il punto più alto della città di Assisi. Salire sulla torre sarà una bellissima esperienza anche per i bambini che si troveranno ad ammirare dall’alto tutto il bosco.
Poco più avanti, proseguendo per il sentiero, si può raggiungere una bellissima area pic-nic attrezzata con comodi tavoli in legno in un’area completamente ombreggiata.
Ritornando verso l’ingresso vi è anche un antico mulino ad acqua ora trasformato in ristorante, l’Osteria del Mulino, che offre piatti tipici della zona che si possono consumare anche all’interno nel basco.

Vicino al complesso del monastero Benedettino c’è inoltre l’orto-giardino ricreato dal Fai seguendo quello degli antichi monaci utilizzato in passato per il loro sostentamento. All’interno del giardino si può notare un bellissimo pergolato di fichi e delle arnie per le api.
In questa ottica di gestione attenta alla sostenibilità ambientale il FAI, dai tanti ulivi presenti nel bosco, ricava dell’olio extravergine di oliva che è possibile acquistare nel punto informazioni presente nel complesso Benedettino.

Durante l’anno il FAI Bosco di San Francesco organizza tanti eventi dedicati a grandi e piccini: come per esempio laboratori, attività all’aria aperto, osservazione delle stelle, letture e attività culturali con la presenza di esperti invitati a parlare su temi ambientali e di agricoltura tradizionale. E’ inoltre possibile prenotare visite guidate.
Costi e giorni di apertura.
E’ possibile visitare il bosco di San Francesco dal 1 marzo fino al 6 gennaio, tranne il lunedì che rimane chiuso, fatta eccezione per agosto che è possibile accedervi tutti i giorni. Se si vuole andare a messa presso la chiesa del convento Benedettino si può entrare anche quando il bosco è chiuso e chiaramente senza pagare l’ingresso.
Per quanto riguarda il costo, l’ingresso per gli adulti è € 6,00 mentre per i bambini da 5 a 17 anni è di € 3,00.
I cani possono tranquillamente passeggiare nel bosco insieme ai propri padroni.
Si ringrazia il FAI – Bosco di San Francesco per le preziose informazioni e la visita guidata che ci ha permesso di apprezzare al meglio questo bellissimo luogo.