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Abruzzo_canoa

Abruzzo con bambini: idee per un weekend nella natura

E’ da tanto che desideravamo vedere l’Abruzzo, una regione ricca di fascino con i suoi paesini arroccati e borghi autentici, e al tempo stesso ricca di natura per la presenza di ben tre parchi naturali come il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Parco Nazionale della Majella e il Parco Nazionale del Gran Sasso. Decidiamo quindi per un weekend che mi piace definire “rubato” perché non in programma e nato un po’ per caso.
Certamente non bastano due giorni per apprezzare le bellezze dell’Abruzzo ma abbiamo lo stesso deciso di ritagliarci un weekend per farne un assaggio promettendoci di tornare per vedere quello che abbiamo tralasciato. Sono stati due giorni comunque intensi alla scoperta della meravigliosa natura e di paesaggi mozzafiato come solo questa regione sa offrire, con tante attività ideali per chi come noi viaggia con bambini. Quello che segue è il nostro diario di viaggio di questi due giorni all’ insegna della natura nel meraviglioso Abruzzo, idee che ci auguriamo possano ispirare anche voi per i vostri itinerari. Per altre idee di viaggio in montagna con bambini leggi anche Sestola e dintorni: cosa vedere con bambini.

Abruzzo: in canoa alle sorgenti del fiume Pescara.

La prima cosa che ci viene in mente per vivere appieno l’Abruzzo e la sua natura è di organizzare un’escursione in canoa, navigando per i suoi bellissimi fiumi. Ci basta googlare la voce “canoa Abruzzo” ed ecco comparire molteplici offerte. In realtà seguo da un po’ i ragazzi di Majellando che sono esperti nell’organizzare escursioni su tutto il territorio dell’Abruzzo. Li contatto e mi danno numerosi consigli per il nostro weekend.
Prenotiamo quindi la gita in canoa e scegliamo di farla alle Sorgenti del fiume Pescara a Popoli. A questa escursione in canoa, che dura 40 minuti, è abbinata anche una passeggiata guidata di altri 40 minuti circa all’interno della Riserva delle sorgenti.

Abruzzo_canoa



In canoa si può andare anche con i bambini che possono stare tranquillamente seduti tra mamma e papà e godersi la traversata. Il costo è abbastanza contenuto 15€ per gli adulti e 5€ per i bambini.

Arriviamo un quarto d’ora prima al luogo dell’incontro e dopo un breve briefing iniziale saliamo sulla nostra canoa. Che divertente! Ci facciamo trasportare dall’acqua prima di prendere confidenza con il nostro mezzo galleggiante, poi piano piano iniziamo a pagaiare. Anche Tommaso si diverte molto e riesce perfino a pagaiare un po’ quando io e il papà gli affidiamo a turno i nostri remi. Il fiume è cristallino, l’acqua pulita permette di vedere il fondo dove la vegetazione è lussureggiante. A pelo d’acqua ci sono anche delle paperelle che nuotano noncuranti delle canoe. I colori dell’acqua sono incredibili si va da un verde smeraldo in alcuni punti fino ad un azzurro intenso in altri.


Terminata l’esperienza in canoa ci aspetta la passeggiata all’interno della Riserva fino a raggiungere la sorgente del fiume Pescara accompagnati da una guida esperta. Da qui lo spettacolo del fiume è meraviglioso.

Abruzzo_sorgenti del fiume Pescara


Questa Riserva Naturale è una delle più antiche e protette aree dell’Abruzzo e si estende in una superficie complessiva di circa 50 ettari. Le acque che alimentano la sorgente affiorano dal terreno permeabile e provengono direttamente da Campo Imperatore permeando la roccia calcarea in un tragitto sotterraneo.
Si può vedere infatti come nel terreno si creino delle bolle che muovono la sabbia facendo uscire l’acqua. Da qui si può intraprendere un sentiero che raggiunge un punto panoramico da cui è visibile il fiume dall’alto e la città di Popoli.

Abruzzo_sorgete del fiume Pescara_panorama

Nella Riserva esiste anche un punto ristoro, uno chalet con ristorante e area pic-nic dove abbiamo riservato un tavolo per concederci un pranzo a base di specialità locali.
Per raggiungerlo dalla sorgente del fiume si intraprende una facile passeggiata di poche centinaia di metri. Nella strada che porta allo chat Capo Pescara incontriamo una fontana dove poter riempire la nostra borraccia con l’acqua che sgorga dalla sorgente. Allo chalet oltre a essere presenti tavoli da pic-nic liberi c’è anche un ampio parco giochi per bambini dove Tommaso si diverte da matti. Gustiamo chitarrine ai gamberi di fiume e arrosticini di agnello, tutto delizioso.


Centro visite del Lupo a Popoli

Nel pomeriggio abbiamo prenotato la visita guidata al Centro visite del Lupo a Popoli a cura della cooperativa il Bosso. Abbiamo riservato la visita via internet dopo aver letto i commenti positivi di tutti i partecipanti. Costo per 2 adulti e 1 bambino: 22€.

Abruzzo_centro visite del Lupo



Qui siamo praticamente all’interno del Parco Nazionale della Majella, il paesaggio è semplicemente meraviglioso. La visita, accompagnati dall’esperta Giulia, si rivela semplicemente fantastica. Sarà che adoro la natura e gli animali ma devo ammettere che raramente ho assistito a spiegazioni e racconti dettati da tanta passione, è stato un piacere ascoltarla.

Abruzzo_panorama parco Majella

La vista nel complesso dura circa 2 ore e mezza. Il percorso didattico è chiamato “Dalle prede ai predatori” in quanto la visita è sostanzialmente suddivisa in due momenti. Il primo è quello dove si raggiunge l’area dei predatori che ospita il Lupo e il secondo dove si possono vedere le prende (cervi, mufloni, daini, cinghiali, caprioli).

Per raggiungere l’area del Lupo si cammina all’incirca per 1 km durante il quale la guida ci racconta come vive il lupo, le sue abitudini e l’attività del centro. In questo posto infatti vengono ospitati animali selvatici che per diversi motivi non potranno più tornare in libertà. Si tratta di una sorta di ospedaletto degli animali. In realtà si occupano anche di curare e ospitare momentaneamente quegli animali che possono tornare a vivere in natura. In questo caso però non sarà possibile vederli durante la visita perché fa parte del processo di reinserimento in natura tenerli lontano dall’uomo.


Arriviamo alla zona dove si trovano i Lupi. Attualmente qui è ospitato il Lupo Romolo e due esemplari di lupo femmine, ibride (derivanti dall’accoppiamento tra cane e lupo). Riusciamo a scorgere da lontano Romolo che è poco propenso a farsi vedere dall’uomo. La visita è entusiasmante, mai visto un lupo in vita mia! Le lupe invece sono piacevolmente sdraiate all’ombra degli alberi e si fanno vedere molto bene.

Poi ci spostiamo all’area che ospita le prede. Ascoltiamo le loro storie e le informazioni che li caratterizzano. Sapevate per esempio che le corna dei cervi e dei daini si chiamano palchi? Io sinceramente no…è sempre interessante imparare cose nuove!
Vediamo gli animali in natura rilassati nelle loro aree faunistiche. C’è un nutrito gruppo di cervi, dove primeggia il cervo maschio. Fa davvero impressione per quanto è grande!
Poi vediamo un gruppetto di daini, un po’ più piccoli rispetto ai cervi, ma molto eleganti. Si passa poi all’area che ospita il cinghiale, in realtà si tratta di una femmina con 3 cuccioli che sta allattando. Ci sono anche i mufloni, ospitati dal centro ma che non fanno parte della fauna endemica. C’è anche un gufo Reale che casualmente è stato ricoverato a causa di un problema alle ali e al becco.


Terminata la visita alle aree esterne possiamo accedere al Museo interno. Qui ci sono tre sale che ospitano dei pannelli didattici sulla biologia e l’ecologia del lupo e il suo rapporto con l’uomo. Vi è poi una sala molto carina per i bambini dove si possono ascoltare le diverse tipologie di ululato del lupo. I bambini infatti possono pigiare un bottone che fa partire il suono e simultaneamente l’immagine del lupo disegnata a terra si illumina.

Centro visite del Lupo Popoli_museo interno


Prima di partire parlo con Giulia, la nostra guida, che ci spiega che il Bosso organizza tante altre escursioni sul territorio, sarà l’occasione per tornare e fare quello che in questo weekend non abbiamo potuto vedere.

Pescina: la città natale di Ignazio Silone

Hotel San Berardo

Arriviamo a Pescina dopo circa 30 minuti di auto. Abbiamo riservato una stanza al meraviglioso Hotel San Berardo. L’hotel ci fa subito una buona impressione, è nuovo e si presenta molto ben già dall’esterno. Dispone di parcheggio interno dove c’è perfino la colonnina per ricaricare le auto elettriche.
La camera è ampia e arredata con gusto con mobili di colore bianco. E’ dotata di ogni confort e soprattutto pulitissima.
Al nostro arrivo in reception ci consegnano un elenco di cibi da scegliere per la colazione perché a causa del Covid non è possibile usufruire del buffet. All’interno dell’hotel è presente anche un ristorante e si può optare per la formula in mezza pensione. L’hotel dispone anche di una piscina ad uso esclusivo dei clienti.

Abruzzo_hotel San Bernardo

Pescina

Dopo una veloce doccia usciamo per scoprire il paese di Pescina. Capiamo subito di essere in un avamposto del passato. Si tratta infatti di un piccolo borgo che fa parte dei borghi autentici d’Italia, che conserva antichi monumenti legati soprattutto allo scrittore Ignazio Silone. A Pescina potete visitare: la tomba di Ignazio Silone, raggiungere il castello che troneggia sul paese, la cattedrale di Santa Maria delle Grazie e lo splendido borgo.

Abruzzo_Pescina

In giro c’è pochissima gente e il centro storico è deserto. Facciamo una veloce passeggiata in cerca di un ristorante per la cena, trovare una locanda aperta è davvero un’impresa. Attraversiamo la piazza con il suo meraviglioso campanile e ci addentriamo tra le case del borgo. Ci fermiamo all’agriturismo Antica Locanda del Giovenco dove gustiamo piatti eccezionali tipici della tradizione abruzzese a costi veramente contenuti. Oltre ai classici arrosticini, prendiamo un tagliere di salumi e formaggi accompagnato da assaggi della tradizionale cucina e della carne di pecora che qui è squisita. Assaggiamo le pallotte abruzzesi fatte con pane, formaggio pecorino e condite con sugo di pomodoro. Ci sono anche delle focacce fatte a mano e un coccio di verdure chiamato ciabotto cucinate in una speciale pentola tièlla, piatto povero della cucina contadina di un tempo. Il tutto accompagnato da un vino rosso della casa eccezionale.


Villetta Barrea: il borgo dei cervi

Il giorno seguente ci dirigiamo a Villetta Barrea, che da qui dista circa un’ora di auto. Nel tragitto incontriamo tanti cartelli che ci segnalano di fare attenzione agli animali selvatici che potrebbero attraversare la strada, non ultimo l’orso. In effetti ci stiamo addentrando dentro il Parco Nazionale d’Abruzzo abbandonando l’area della Majella.

 Il Borgo di Villetta Barrea è anche chiamato il borgo dei cervi perché sia ha la possibilità di avvistarli con estrema facilità. Si tratta infatti in un’area faunistica a cielo aperto dove i cervi vivono in libertà. Capita spesso infatti che i cervi passeggino per il paese o si rilassino nei giardini delle case, soprattutto in questo periodo dell’anno in cui il maschio ricerca le femmine per l’accoppiamento.

Abruzzo_Villetta Barrea


All’ufficio turistico di Villetta Barrea ci consigliano di passeggiare lungo il fiume Sangro. E’ qui infatti che vi è maggiore possibilità di incontrare i cervi liberi in natura. Ci addentriamo nel bosco e costeggiando il fiume iniziamo la nostra passeggiata con occhi attentissimi. Vediamo moltissime impronte sul terreno che sono sicuramente di cervo ma di loro nemmeno l’ombra.
Le acque del fiume Sangro sono limpide e cristalline, la vegetazione intorno costituisce uno scenario naturale splendido.
In questa zona gli animali selvatici sono di casa, da qui infatti partono molte escursioni, guidate da esperti, durante le quali è possibile avvistare camosci, orsi, aquile e lupi.
Arriviamo in poco tempo alle sponde del lago di Barrea dove il sentiero si interrompe e inizia il lungo lago. Purtroppo i cervi non si sono fatti vedere!
Qui è possibile trovare un punto ristoro dove consumare una merenda o un pasto caldo con un grande parco giochi per bambini. Poco più avanti vi è anche un maneggio per una passeggiata a cavallo in natura.

Barrea


Riprendiamo l’auto e ci dirigiamo al borgo di Barrea per visitare il paese e vedere il lago dall’alto. Il borgo è semplicemente fantastico e il lago visto da qui toglie il fiato.


Passeggiamo e facciamo tante foto, ci sono molti punti panoramici dove poter ammirare le montagne circostanti e il borgo incantevole. Pranziamo dentro il paese nel giardino esterno del ristorante Per i vicoli, molto carino. Continuiamo il nostro percorso di assaggi della cucina tradizionale iniziato il giorno prima. Assaggiamo una pasta fatta a mano molto simile agli gnocchi, cucinata con delle verdure fresche.


Pescasseroli

Raggiungiamo Pescasseroli in circa mezz’ora, l’idea è quella di fare un passeggiata per il paese prima di tornare a casa. Si tratta di un borghetto molto carino e colorato dai fiori dei balconi delle case. Pescasseroli è un ottimo punto di partenza per le escursioni nelle vicinanze, come per esempio la famosa Camosciara, un sentiero escursionistico molto facile da percorrere anche con bambini. Inoltre qui vi è anche il Centro Visite di Pescasseroli dove i bambini possono vedere gli animali del Parco Nazionale d’Abruzzo.
Nel centro è presente anche un museo oltre che lo zoo. Si tratta di un ricovero per tutti quegli animali selvatici che per varie ragioni non sarebbero sopravvissuti in natura.
Facciamo una passeggiata per il paese e prendiamo un caffè davanti alla meravigliosa chiesa di San Pietro e Paolo.


Aielli e Borgo Universo


Sulla strada del rientro facciamo un’ultima sosta e ci fermiamo ad Aielli.
Si tratta di un borgo reso famoso da alcuni murales realizzati nelle pareti delle case da street artist provenienti da tutto il mondo (Okuda, Millo, Zamoc, Alleg, Matlakas etc..).. Questi murales danno vita da qualche anno a Borgo Universo una sorta di museo a cielo aperto costituito da un circuito numerato di opere d’arte che si snodano per tutto il paese.

Abruzzo_Aielli_Borgo Universo

Ogni anno i murales aumentano, molti altri artisti infatti continuano l’opera di riqualificazione del paese attraverso l’arte. Durante il periodo estivo vengono organizzati numerosi eventi ed è possibile effettuare visite guidate.


Incuriositi da questo fenomeno, dopo aver visto tante foto girare per il web, iniziamo anche noi il nostro percorso alla scoperta del paese e dei suoi murales. Arriviamo fino alla Torre delle stelle, un osservatorio astronomico dotato di telescopi per osservare le stelle e il sole. Sotto l’osservatorio vi è un orologio solare geografico che segna l’ora delle diverse parti del mondo a seconda di come viene colpito dalla luce. Lo Gnomone, così chiamato, colpito dalla luce è posto al centro ed è a forma di vela.
Di fianco all’orologio c’è una parete interamente scritta con i versi di un’opera di Ignazio Silone.



Terminata la visita ripartiamo per tornare a casa sicuri di aver fatto una bella esperienza in Abruzzo, torneremo presto!