Raggiungiamo Sestola per i nostri 3 giorni di vacanza in montagna programmata per sfuggire al caldo agosto. Quest’anno vogliamo sperimentare la montagna dell’Appennino Modenese con il suo bellissimo lago della Ninfa e l’imponente Monte Cimone dopo aver visto il Trentino e la Val Ridanna.
Abbiamo riservato una stanza, in formula b&b, a pochi passi dal centro di Sestola. Con noi ci sono i nostri inseparabili amici di Genova, questa sarà l’occasione per ritrovarsi dopo il lockdown dovuto al Coronavirus.
Sestola: dove dormire
Hotel San Marco Sestola
Dormiamo presso il prestigioso Hotel San Marco Sestola. Appena arriviamo lo staff dell’hotel ci accoglie subito con molta professionalità e ci assegna le camere che sono già pronte, cosa che apprezziamo molto. Non abbiamo fatto tante ore di viaggio ma ci fa comunque piacere “rinfrescarci” nella nostra camera. La stanza che ci è stata riservata è molto spaziosa e particolare. E’ arredata in stile liberty e il soffitto si presenta con preziosi decori. Ci sono infatti dei travetti con rombi e stelline mentre tutto intorno vi è una cornice con degli affreschi che ritraggono diversi tipi di uccelli.
In questo hotel è presente un’area benessere, una grande terrazza dove poter fare colazione e consumare i pasti, un giardino con giochi per bambini nonché un ampio parcheggio. Il pezzo forte però è il ristorante che serve piatti dir poco squisiti, abbondanti e ben fatti.
Tutto il personale è molto cordiale e sempre pronto a dare suggerimenti per scoprire le bellezze del luogo.
Da loro si possono noleggiare anche le biciclette con pedalata assistita, al costo di 5€ l’ora.
Sestola: cosa vedere
Il centro storico
Dopo aver pranzato al ristorante dell’hotel decidiamo di visitare Sestola. Abbiamo scelto questo incantevole paesino perché è molto vicino al Lago della Ninfa e al Monte Cimone che vogliamo esplorare ma non immaginavamo che potesse essere così interessante.
Sestola è il tipico paese di montagna con le sue viuzze strette e le case con i balconi in legno da cui pendono meravigliosi fiori colorati. E’ chiamata la “perla dell’Appennino” in quanto rinomata località turistica, soprattutto invernale, per la sua vicinanza agli impianti sciistici del Monte Cimone. Conta circa 2600 abitanti.

Passeggiare per le vie del centro è molto rilassante, l’aria è fresca e si sta davvero bene. Siamo a circa 1000 metri sul livello del mare. Incontriamo subito la Chiesa della Madonna del Rosario, molto particolare con i suoi affreschi alle pareti esterne. Proprio davanti la chiesa vi è una piccola piazzetta con una fontana e dei tavoli dove poter fare una sosta.
Se si prosegue in questa direzione si giunge alla Torre dell’orologio dove appunto si può ammirare un antichissimo orologio posizionato nella facciata esterna. Di fronte si trova una bella fontana da cui vi consiglio di riempire la vostra borraccia, vi sgorga un’acqua deliziosamente fresca. Poco più avanti ancora una bella chiesa, si tratta della chiesa di San Nicolò di Bari, di epoca secentesca.
Poco più avanti sale una stradina lastricata. Percorrendola si può raggiungere la Rocca, l’antica fortezza che troneggia sullo sperone roccioso di Sestola.
Il percorso lastricato è decisamente ripido ma fattibile con un po’ di pazienza anche con bambini. Non è consigliabile con passeggino. Esiste però una strada più comoda e asfaltata che raggiunge la Rocca esternamente, ed è quella che fa il trenino che gira la città.
Con un po’ di fatica in pochi minuti sarete in cima dove potete esplorare la bellissima Rocca di Sestola. La visita è a pagamento e costa 4€ per gli adulti mentre i bambini e ragazzi fino a 18 anni possono entrare gratuitamente. Ci sono anche visite guidate ad orari prestabiliti.
Noi abbiamo effettuato la visita in autonomia. La Rocca ospita i Musei della Civiltà Montanara e degli Strumenti Musicali Meccanici e delle mostre permanenti. La cosa sicuramente più interessante è salire sulla torretta panoramica dove appunto si può godere di un panorama stupendo su tutte le montagne del comprensorio e sulla pianura.
Anche i bimbi si sono divertiti tanto a salire nell’antica torretta giocando a fare i cavalieri del castello.
Nei dintorni c’è anche un bosco, perfetto per far correre i bambini.
Riscendiamo verso il centro storico e passeggiando per le vie del paese notiamo molti cartelli che indicano sentieri da potere intraprendere per fare facili passeggiate oppure per raggiungere località limitrofe.
Lago della Ninfa
Da Sestola raggiungere il lago della Ninfa è facilissimo e in pochi minuti di auto si arriva a destinazione. Parcheggiamo nei pressi del bosco che conduce al Rifugio Firenze dove abbiamo prenotato per pranzo. Da qui, facendo una breve passeggiata, si raggiunge il Lago della Ninfa. Qui siamo a 1500 metri sul livello del mare.
Percorriamo il sentiero che fa il giro del lago e in pochi minuti abbiamo già fatto. Il lago infatti è piccolo ma molto carino. Gli alberi del bosco si specchiano sulle sue acque regalandoci un panorama unico e suggestivo. Nel lago non è possibile fare il bagno mentre si può fare attività di pesca sportiva. Dalle sue sponde partono molteplici sentieri che esplorano l’area circostante.

Il nome del lago trae origine da un’antica leggenda che ha per protagonista una ninfa.
Si narra che nel lago vivesse una ninfa dagli occhi verdi che soleva cantare alle montagne. Chiunque passava nei pressi del lago rimaneva stregato dalla sua voce soave e se ne innamorava. La Ninfa però era tutt’altro che buona. Con fare languido la ninfa infatti invitava i suoi spasimanti a raggiungerla lanciando loro un ponte di cristallo che attraversava le acque del lago. Quando loro si incamminavano nel ponte lei con un sortilegio lo spezzava, facendoli annegare in acqua.
La leggenda, seppure senza lieto fine, contribuisce a rendere questo posto molto affascinante immerso così nella natura e nel bosco secolare di conifere. Sembra che in alcune giornate ventose si possa ancora sentire il canto della Ninfa.
Sestola Adventure Park
Non molto lontano dal lago c’è il parco Avventura del monte Cimone con giochi e attrazioni per grandi e piccini. I nostri bimbi non vedono l’ora di provare l’emozione dei giochi.
Per poter accedere al parco bisogna pagare un biglietto di ingresso che costa 1€ per gli adulti mentre è gratuito per i bambini. Tutte le attrazioni e i giochi che si fanno all’interno sono a pagamento e hanno un listino prezzi ben preciso.
Iniziamo dal funbob. Si tratta di una specie di slittino che viaggia su una rotaia in pendenza. Per poterlo fare è necessario prendere la seggiovia e poi dalla cima scendere con il funbob.
Una volta che arrivate in cima, prima di riscendere, vi consiglio però di approfittarne e fare una passeggiata fino alla vetta del promontorio. Potrete godere di un panorama unico, da cui si vede anche il lago della Ninfa dall’alto. Da qui siamo vicinissimi anche al Monte Cimone, salendo per il sentiero infatti si può arrivare in vetta.
Camminando scoviamo anche un gregge di pecore al pascolo che rende il tutto molto autentico e vero. Da qui passa anche la Funivia che si può prendere per raggiungere la vetta del Cimone.
Dopo aver approfittato della bellissima passeggiata riscendiamo. Fate attenzione perchè ad un certo punto viene segnalato un sentiero per escursionisti esperti. Questo percorso è veramente difficoltoso, e per niente adatto ai bambini, ne sanno qualcosa i nostri ragazzi !
Per la gioia dei bimbi riscendiamo con il funbob. Può sembrare un gioco rischioso e pauroso ma in realtà è divertente e per niente pericoloso. Nello slittino infatti c’è un freno che permette di guidare il mezzo senza problemi.
Un’altra attrazione dal non perdere sono i gommoni che scivolano su di un sentiero in pendenza. Questo gioco può essere fatto da adulti e bambini insieme sullo stesso gommone oppure dai bimbi da soli. Vi assicuro che veramente molto divertente, io e Tommaso lo abbiamo provato insieme, qui sotto il nostro pazzo video.
Completata le corse acquistate per la discesa dei gommoni ci dirigiamo al rifugio per il pranzo. Il posto è davvero grazioso, immerso nel bosco e nella natura. Inoltre si mangia divinamente al rifugio Firenze e si possono assaggiare i piatti tipici della zona che sono prevalentemente a base di funghi.
Dopo pranzo torniamo al Parco Avventura dove ci aspettano i percorsi tra gli alberi che abbiamo prenotato per i nostri piccolini. Per i bambini dell’età di Tommaso è possibile fare 3 percorsi più una serie di carrucole. Ci si impiega circa 2 ore per completare tutti i percorsi. I bimbi più piccoli possono fare un percorso più facile della durata di circa 45 minuti. A tutti viene fatto un briefing iniziale dove viene spiegato come muoversi tra gli alberi, l’uso dei moschettoni e viene data l’attrezzatura necessaria per fare i percorsi in sicurezza. Ci sono anche percorsi per ragazzi e adulti.
Il parco offre anche altre attrazioni come per esempio i tappeti elastici e la possibilità di guidare dei quad.
Scendendo verso Sestola ci fermiamo per concederci un aperitivo vista montagne. Abbiamo scovato infatti un adorabile chiosco in legno lungo il percorso che fa al caso nostro. Mangiamo un tagliere di prelibatezze locali con affettati e formaggi tipici da leccarci i baffi. Il panorama da qui è davvero incantevole e ne godiamo appieno tra buon bere e buon mangiare nel nostro stile.
Nei dintorni di Sestola
Le Cascate del Doccione
Il giorno seguente decidiamo di andare alle Cascate del Doccione. Per raggiungerle da Sestola bisogna prendere in direzione di Fellicarolo, poi una volta arrivati al paese ci sono i cartelli che indicano il percorso per le cascate. La strada mano a mano inizia a salire e attraversa un meraviglioso bosco con fitti e alti alberi.
Vicino all’ingresso del sentiero che conduce alle cascate si può anche parcheggiare l’auto. Non esiste un vero e proprio parcheggio ma la si può lasciare lungo la strada.
L’ingresso è indicato dall’enorme scritta “Doccione” posta sopra ad un muretto.
Il percorso per raggiungere la cascata è breve e facile da fare. In men che non si dica vi troverete sotto la cascata, dove per poter meglio ammirarla, ai suoi piedi, è stato creato un pianerottolo in legno. Di fianco alla cascata si sviluppano alcuni sentieri, che per i più scaltri possono essere percorsi per vedere più da vicino la sorgente dell’acqua.
Noi coi nostri piccoli abbiamo provato ad arrivare quanto più vicino e ci siamo divertiti molto a giocare con l’acqua, davvero ghiacciata.
Parco Eventi Sequoia Fellicarolo
Scendendo dalle cascate incontriamo un pratone, un parco così ben tenuto che ci fa venir voglia di fermarci. Parcheggiamo cercando un punto dove poter fare un pic-nic, abbiamo il pranzo al sacco oggi!
Incontriamo un simpatico signore che a bordo di un trattorino tagliaerba ci inviata a fermarci e a godere del luogo, di cui lui si occupa. Nel parco ci sono svariati tavoli e sculture sparse in tutta l’area. Dalla parte opposta della strada c’è anche un parco per bambini con giochi e fontana da cui si può prendere l’acqua.
Fanano
Dopo aver fatto la sosta pic-nic ripartiamo per vedere Fanano e rinfrescarci nelle acque del fiume Leo. Abbiamo visto infatti che si può fare il bagno in un contesto naturalistico di grande bellezza. I bimbi si divertono molto a giocare con i sassi costruendo improbabili dighe mentre noi ci rilassiamo.
Poco dopo visitiamo il centro storico di Fanano che in questi giorni ospita la festa del Mirtillo. Fanano infatti è famosa per i Mirtilli. Facciamo una passeggiata fino a raggiungere il centro storico dove possiamo vedere la torre dell’orologio e la chiesa di San Silvestro.
Stanchi ma soddisfatti torniamo in albergo.
Sestola: cosa mangiare
A Sestola si mangia anche molto bene e a prezzi modici. In questi 3 giorni abbiamo avuto la possibilità di assaggiare la cucina locale rimanendo sempre soddisfatti dei piatti gustati e dei ristoranti che abbiamo scelto. Il paese non è molto grande e i ristoranti si trovano praticamente nelle due vie principali.
Ma quali sono le specialità del posto?
Sicuramente i salumi e formaggi locali accompagnati dalle crescentine o dalle tigelle.
Le tigelle o le crescentine sono delle piccole tortine del diametro di 10 cm che si possono tagliare e riempire con affettati e formaggi vari. Qui siamo nella patria del prosciutto crudo e del parmigiano per cui è facile creare delle tigelle gustosissime. Al posto delle tigelle potete anche assaggiare lo gnocco fritto, un impasto di pane fritto dal gusto eccezionale.
Buonissimi sono anche i piatti a base di funghi freschi, perlopiù porcini. Molto buone anche le paste ripiene di ricotta locale. Si trovano anche piatti a base di cinghiale, come per esempio pappardelle al cinghiale oppure cinghiale in umido.
La vera specialità della zona è però il Borlengo, una sorta di crêpe ripiena con condimento salato fatto con lardo aromatizzato e pancetta. Una bomba di calorie! La stessa si può trovare anche in versione dolce, con all’interno la cioccolata spalmata.
Per maggiori informazioni su Sestola, i suoi sentieri e cosa poter visitare, vi consiglio di guardare il sito www.visitsestola.com e le pagine facebook / instagram dell’ufficio turistico. Anche noi siamo passati da loro e ci hanno fornito materiale informativo interessante per organizzare al meglio il nostro soggiorno