La Sardegna non ha bisogno di presentazioni.
Conosciuta soprattutto per il suo mare azzurro e cristallino è una meravigliosa scoperta soprattutto se si ha la possibilità di visitarla fuori stagione e di spingersi nelle zone meno turistiche. Questa bellissima isola offre spiagge un po’ per tutti i gusti, dalle spiagge sabbiose ampie e lunghe chilometri alle piccole calette riservate e nascoste, tutte con un mare incantevole, di color smeraldo.
Potrei citarne alcune tra le più famose come per esempio le spiagge della Costa Smeralda, l’arcipelago della Maddalena, l’isola di Caprera, l’Asinara, Alghero con le sue stupende grotte di Nettuno, Stintino e la celeberrima spiaggia della Pelosa, la Gallura, le meravigliose spiagge di Oristano, l’incantevole baia di Chia a Sud e il Golfo di Orosei ad Est con cala Luna e cala Coticcio. C’è solo l’imbarazzo della scelta! …e non ve ne pentirete…
E se vorrete alternare alle giornate di mare un po’ di cultura potete visitare i migliaia di siti archeologici dislocati nel territorio, si trovano infatti molteplici nauraghe e tombe dei giganti dell’era primitiva.
Sardegna: come raggiungerla
L’isola è raggiungibile con traghetto (in partenza da vari porti d’Italia come per esempio Genova, Civitavecchia). Esistono varie compagnie che fanno 3 tratte al giorno, il mio consiglio è quello di prenotare in anticipo per trovare prezzi buoni e di viaggiare nei giorni infrasettimanali, spesso infatti ci sono offerte per chi viaggia lontano dai weekend. Purtroppo raggiungere la Sardegna, essendo una meta molto ambita, è abbastanza caro e ogni anno le tariffe aumentano.
Si può arrivare anche in aereo sfruttando le varie offerte delle compagnie low cost che partono dai principali areoporti d’Italia ma anche in questo caso è necessario muoversi in tempo.
DIARIO DI VIAGGIO: Una vacanza in Sardegna esplorando la costa Ovest.
Bosa: un borgo dai mille colori.
Siamo partiti ad agosto approfittando di un volo low cost da Pisa a Cagliari prenotato con largo anticipo. All’aeroporto di Cagliari abbiamo noleggiato un’auto che avevamo già riservato in precedenza e ci siamo diretti a Bosa. Staremo qui per 12 giorni.
Arriviamo a Bosa la notte, il volo infatti è fortemente in ritardo e la distanza tra Cagliari e Bosa non aiuta, sono quasi 2 ore di strada. Per fortuna che abbiamo già le chiavi del nostro appartamento visto che è di uno nostro amico.
Appena ci svegliamo, la mattina seguente non vediamo l’ora di iniziare a esplorare questa zona. Attraversiamo il paese e restiamo subito colpiti dalla sua bellezza.
Bosa è considerato uno dei borghi più belli d’Italia ed è facile crederlo perché si rimane completamente rapiti. Le case color pastello che sorgono nelle sponde del fiume Temo, le pareti variopinte della vecchia conceria e i vicoli del centro storico contribuiscono a renderla una perla in mezza al mare.
E’ dominata dall’alto dal Castello di Malaspina che è visitabile e raggiungibile anche a piedi e dal quale si può godere di un panorama mozzafiato. Si scorge dall’alto infatti il Ponte Vecchio e tutto il lungo fiume. La spiaggia principale è Bosa Marina che si fregia del titolo di bandiera Blu di Legambiente. Ampia e spaziosa è l’ideale per i bambini. Il primo giorno decidiamo di trascorrerlo su questa spiaggia, è vicina al nostro appartamento e poiché siamo un po’ stanchi per il viaggio ci sembra la soluzione ideale.
Bosa: le spiagge limitrofi
Nei giorni seguenti ci dedichiamo alla scoperta delle altre spiagge in zona. Nelle immediate vicinanze c’è Cala Compultittu, una piccola caletta in direzione di Alghero, che si raggiungere facendo un po’ di trekking tra le radure. La fatica che farete per scendere sull’arenile sarà ampiamente ripagata dalle acque cristalline che si apriranno davanti ai vostri occhi. Questa spiaggia non è attrezzata pertanto portatevi l’occorrente se intendete fermarvi tutto il giorno.

Un’altra spiaggia da non perdere è S’Abba Druche, che si compone di 3 calette ampie e spaziose. La sabbia scura è di origine vulcanica. Il mare cristallino è di un blu intenso veramente bello.
Poi ci sono le particolarissime Cane Malu e Torre Argentina, entrambe spiagge di scoglio. Gli scogli sono levigati a tal punto da sembrare un paesaggio lunare, vi sembrerà infatti di camminare sulla luna. Queste spiagge sono raggiungibili anche con i bambini facendo un po’ di attenzione al sentiero per scendere. E’ bene però far indossare calzature chiuse per i sentieri e scarpette da mare per “le passeggiate sulla luna”. Se i vostri bimbi si cimentano nello snorkeling come il nostro Tommaso allora questo è il posto giusto per loro, si possono ammirare bei fondali ricchi di pesci e flora marina. Il nostro piccolo esploratore ne è stato entusiasta. Tutte queste spiagge sono molto vicine rispetto a Bosa, nel raggio di massimo 10 minuti di auto. Tutte hanno la possibilità di parcheggio gratuito.
Bosa: carnevale e tradizioni
Bosa non è solo mare ma anche tradizioni. Se avete la possibilità di visitarla ad agosto come noi, scoprirete il famoso Carnevale di Bosa. Le strade del paese si animano a festa, grandi e piccini in maschera sono coinvolti in manifestazioni e rappresentazioni che appartengono alla tradizione popolare. Nelle bancarelle vendono delle ghirlande colorate che decidiamo di acquistare per partecipare alla festa, l’allegria della gente ci contagia e non possiamo tirarci indietro.
A proposito di tradizioni, nella vicina Macomer e precisamente nel sito archeologico di Tamuli abbiamo partecipato ad uno spettacolo organizzato per festeggiare la notte di San Lorenzo. E’ stato suggestivo vedere maschere di primitivi danzare attorno al falò come nell’antichità per la prosperità dei raccolti e per essere favoriti nella caccia. E’ stato apprezzato anche dai bambini affascinati e rapiti da questo spettacolo insolito intorno al falò.
Sempre durante la prima decade di agosto a Bosa si festeggia la Madonna del Mare. Ed anche se non si è religiosi è una festa che vale la pena vedere. La statua della Madonna infatti viene portata in barca lungo in fiume Tamo da Bosa a Bosa Marina. Assistere allo spettacolo dal ponte è meraviglioso: piccole imbarcazioni addobbate a festa accompagnano la barca della Madonna del Mare in un’atmosfera di festa veramente affascinante. La musica aleggia nell’aria e invade il mare, la banda popolare suona dall’imbarcazione e si assiste ad una processione alternativa e inconsueta. Centinaia gli abitanti aspettano il passaggio della statua di buon auspicio per tutto il paese. Le vie di Bosa Marina sono invase dagli ambulanti che vendono artigianato, prodotti tipici e cibi locali. La festa si conclude con uno spettacolo pirotecnico vicino al mare.

Nelle vicinanze di Bosa, a circa 10 km, si trova il paese di Tinnura che vi consiglio di visitare perché è veramente particolare. Le pareti esterne delle case infatti sono affrescate con dei murales che raffigurano scene di vita contadina. Passeggiando per le vie del paese vi sembrerà di essere in una galleria d’arte a cielo aperto. Noi ci siamo passati al tramonto e la luce del sole ci ha regalato delle foto di rara bellezza.
Bosa: dove e cosa mangiare
A Bosa si mangia anche molto bene, il pesce ovviamente ma anche piatti tipici della tradizione sarda. Si può scegliere se cenare lungo i vicoli del borgo approfittando delle enoteche e dei piccoli locali oppure nei ristoranti che si trovano lungo il fiume. Ottimi i taglieri di salumi e formaggi assaggiati nei vicoli di Bosa.
Consigliatissimo il ristorante “Da Mannu” che abbiamo provato in occasione del compleanno di Olindo. Ci è piaciuto molto, servizio impeccabile, pesce fresco e di cucinato divinamente. Altro ristorante degno di nota è Sa Pischedda dove abbiamo assaggiato una pizza buonissima. Per assaggiare il famoso maialino al forno, anche detto polcheddu o porcetto amo scelto un agriturismo poco fuori Bosa dove si cena con menu fisso.
A Bosa concedetevi come dessert una seadas, (sfoglia fritta ripiena di formaggio fuso e ricoperta di miele) o dei biscotti di pasta di mandorle accompagnati da un po’ di Malvasia, il vino dolce liquoroso tipico della zona.
A Nord di Bosa: alla scoperta di Alghero e del Golfo dell’Asinara
Dopo aver esplorato in lungo e in largo le spiagge di Bosa decidiamo di andare verso Alghero. Abbiamo pensato che visiteremo 2 spiagge per poi fermarci a cena e vedere la città by night. Ci vuole circa 1 ora in macchina da Bosa ma strada litoranea è fantastica, si apre sulla scogliera rivelando scorci stupendi e un panorama mozzafiato.
Arrivati nei pressi di Alghero la prima spiaggia che vediamo è quella chiamata di Maria Pia. Complice un po’ di mare mosso non ci fa proprio una buona impressione anche se notiamo che ha un bel mare e sabbia morbida e bianca. Bella ma non bellissima, è un po’ affollata ma d’altronde siamo ad agosto. Dopo pranzo ci spostiamo alla spiaggia Le Bombarde. Bella! Il mare è di un blu inteso ma anche qui purtroppo l’acqua è mossa e la spiaggia un po’ affollata. Riusciamo a fare una doccia calda nello stabilimento balneare (a pagamento) per cambiarci e fare una passeggiata al tramonto ad Alghero.
Il paese è molto carino, pieno di ristoranti e di negozi. Le mura che la cingono, i cannoni, le catapulte lo rendono particolarmente attrattivo soprattutto per i bambini e scattiamo una marea di foto con Tommaso in pose divertenti. Ceniamo lungo i muri di cinta in un ristorantino che cucina pesce. Panorama ottimo e atmosfera perfetta allietata anche da un artista di strada che suona il violino.
Da Alghero (ma anche da Stintino) partono numerose escursioni sia per l’Isola della Asinara sia per le Grotte di Nettuno. Decidiamo di programmare una visita al Parco Nazionale dell’Asinara da fare nei prossimi giorni.
Il parco Nazionale dell’Asinara è un’area verde protetta dove flora e fauna sono i principali protagonisti. Si incontrano infatti animali allo stato brado come cavalli, mufloni, cinghiali, volatili e soprattutto il famosissimo asinello bianco.
Ci spiegano che l’isola è disabitata e si può accedere al parco attraverso le escursioni organizzate oppure con il traghetto di linea diurno. Le escursioni organizzate via terra si possono fare con il trenino che attraversa il parco, oppure in fuoristrada. Quelle via mare invece sono in catamarano o con il veliero e rispetto a quelle via terra includono maggiori soste bagno. Tutte prevendono la sosta al carcere di massima sicurezza, la visita all’Ossario austro-ugarico e il centro di conservazione delle tartarughe marine.
Siamo un po’ indecisi se fare la visita via terra o via mare e dopo tanto pensare decidiamo per il mare, il veliero è la nostra scelta! Ci piace l’idea di vistare l’interno del parco e di vedere gli animali ma anche fare bagni e visitare calette difficilmente raggiungibili via terra. Prenotiamo con Gite Asinara. Un po’ cari ad Agosto ma ne vale la pena. Si parte con veliero storico dal porto di Stintino alle 10 del mattino e si torna alle 18. Si fanno varie soste bagno e si scende a Cala d’Oliva per visitare il carcere di massima sicurezza e poi a cala Reale per vedere gli Asinelli. Nel complesso è stata una bella esperienza. Il mare azzurro, nuotare con i pesci e soprattutto gli animali che sono liberi in natura non sono cose che dimenticheremo di certo.
La visita al carcere è stata quella che ci ha entusiasmato di meno, il parco è talmente bello, la sua flora, gli animali meritano sicuramente più tempo rispetto alla visita di un luogo di detenzione. Ad ogni modo ci è piaciuta la formula del veliero che prevedeva anche il pranzo a bordo.
A sud di Bosa: spiagge di Is Aruttas, San Giovanni di Sinis, Maimoni e S’Archittu
Le spiagge della penisola del Sinis sono state una vera scoperta, anche se un po’ distanti rispetto al nostro punto di partenza, circa 1 ora di auto. Sono caratterizzate da un mare azzurro trasparente e intenso e da sabbia bianca soffice.
La più bella è senza dubbio Is Aruttas. Si tratta di un’area marina protetta e la sua peculiarità è l’arenile di sassolini di quarzo che sembrano dei piccoli chicchi di riso. Stupenda, da lasciare senza parole!

Vicino alle passerelle e poco prima di uscire dalla spiaggia ci sono cartelli invitano i visitatori a non depredare l’arenile. E’ importante in questa area rispettare l’ambiente e la sua conservazione e per questo motivo vi è il divieto di fumare. Il nostro sguardo non appena siamo arrivati è stato completamente rapito dalla bellezza di questa spiaggia a cui abbiamo dedicato una giornata intera.
La spiaggia è molto ampia e particolarmente adatta ai bambini, l’arenile è basso e il mare degradante. La spiaggia non è attrezzata ma ci sono delle docce gratuite che si possono usare appena usciti dalla spiaggia. Sono presenti anche dei chioschi con bar e servizi igenici posizionati nei pressi del parcheggio, fuori dalla spiaggia. Se si arriva presto si può parcheggiare usufruendo degli spazi segnalati con la cordina bianca. Altrimenti si parcheggia a pagamento negli spazi con cordina blu.
Ci è piaciuta molto anche la spiaggia di San Giovanni di Sinis. I colori del mare incantevoli con sabbia bianca e soffice. Sulla spiaggia è presente un piccolo bar dove vi consiglio di fare colazione o l’aperitivo al tramonto per godervi un po’ di relax.
Bella anche la spiaggia di Maimoni soprattutto se ci si spinge in fondo verso lo scoglio dove si crea una caletta dai colori caraibici.
S’archittu invece la si incontra per strada (da Bosa verso Cabras, circa mezz’ora d’auto) ed è particolarmente bella per la sua scogliera e per l’arco ormai celebre. Molto carino anche il paesino con abitazioni e ristoranti che si affacciano direttamente sul mare e sulla scogliera. Bellissima la visuale. Concedetevi un aperitivo al tramonto scegliendo uno dei tanti bar a ridosso della scogliera, non ve ne pentirete!
Noi l’abbiamo vista durante una giornata in cui soffiava un forte vento di maestrale che ha reso questa spiaggia ancora più particolare con onde giganti che si infrangevano sugli scogli e sull’arco. Peccato non aver potuto fare il bagno e raggiungere l’arco in mezzo al mare. Sono sicura che ci sarebbe stato da divertirsi.
12 giorni sono volati e la nostra vacanza giunge al termine, a Bosa però ci abbiamo lasciato il cuore! Pur avendo girato il mondo è la prima volta che vorrei tornare in posto già visto. Sono dell’idea infatti che si debbano visitare sempre posti nuovi perché ogni viaggio è un’esperienza unica! In fondo il mondo è così vasto che si dovrebbe sempre ambire a vederne un nuovo pezzo.
E allora magari chissà questa volta potrebbe anche essere un arrivederci…