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Maldive fai da te: alla scoperta dell’isola di Thinadhoo con bimbo di 2 anni

Quando si pensa alle Maldive si immagina quasi sempre un resort di lusso incastonato in mezzo ad un mare paradisiaco, palme e sabbia bianca come borotalco. Questa infatti è la formula classica di un viaggio alle Maldive. Non sapete però che si possono vivere le Maldive anche in modo alternativo. Se state cercando qualcosa di vero, autentico, tra i sorrisi della gente e lontano dai freddi e lussuosi resort a 5 cinque stelle allora questo è il racconto giusto per voi. Abbiamo cercato infatti, col nostro girovagare, un modo insolito per scoprire le vere Maldive e di seguito ve lo raccontiamo.

Organizzazione e volo

Non abbiamo mai fatto un viaggio alle Maldive principalmente perché la vacanza nei villaggi turistici non ci fa impazzire, ci piace infatti girovagare in autonomia. Le Maldive però sono il paradiso in terra e poiché io adoro il mare sogno di vederle da tanto. Inizio così ad informarmi e trovo racconti interessanti su viaggi alternativi in guest house. Leggo, mi documento e penso che si può fare! Possiamo vedere le Maldive fai da te!
Molti racconti parlano di Casa Barabaru, una guest house gestita da una ragazza italiana che ha sposato un maldiviano. Si tratta di una piccola pensione con poche camere nell’isola di Thinadhoo, nell’atollo di Felidhoo, Vaavu. Mi sembra la soluzione giusta per noi. Non si può prenotare direttamente ma si deve farlo tramite il sito Maldive per tutti per via dell’assicurazione di viaggio e questo per noi è già segno di serietà.
Decidiamo di andare alle Maldive ad Aprile insieme ai nonni di Tommaso. Trovo un ottimo volo in offerta con Quatar che con 1 scalo a Doha ci costa circa 430€ a testa, perfetto direi!
Partiamo da Roma e ci mettiamo circa 9 ore di viaggio, compreso lo scalo che è veramente veloce. Viaggiamo di notte ed è perfetto per riposarci, anche Tommaso riesce a dormire senza problemi.
A Doha quando scendiamo per lo scalo possiamo usufruire del servizio passeggino di cortesia, ottimo servizio di questa compagnia araba. Voliamo benissimo, ma d’altronde non avevo dubbi, è una delle migliori compagnie aeree esistenti.

Cosa devi sapere se viaggi con un bambino

Le Maldive non sono un paese particolarmente difficile se si viaggia con un bambino e non ci sono particolari accorgimenti se non quelli legati al buon senso. Va considerato che soggiornando in un atollo si è un po’ tagliati fuori dal mondo e soprattutto se si è in guest house è difficile reperire cioè che serve, come per esempio medicinali, creme solari…
Malé, la capitale, rappresenta l’unico punto dove potersi approvvigionare di tutto e dove ci sono farmacie e le strutture sanitarie.
Per affrontare al meglio questa vacanza vi consiglio di leggere la pagina La valigia del bambino nella quale troverete utili consigli per cosa portare con voi in vacanza per il vostro bambino.

Arrivo all’atollo di Felidhoo

Appena scendiamo dall’aereo veniamo subito inghiottiti dal caldo e dalla forte umidità. L’aeroporto di Malè è piccolo e appena si esce fuori ci si trova quasi in mare. Da qui partono imbarcazioni veloci e idrovolanti che permettono di raggiungere gli atolli di destinazione prescelti.
Appena fuori dall’aeroporto ci attende l’aliscafo per il nostro atollo che ci impiega circa 2 ore per portarci a destinazione.

“Quando arriviamo il paesaggio non lascia dubbi all’immaginazione e ci sembra di essere in paradiso. Il mare delle Maldive non delude, davanti a noi ci sono colori fantastici che vanno dal verde all’azzurro, acqua cristallina con un’infinità di pesci colorati. Le palme enormi e la spiaggia bianca lambita da questo incantevole mare contribuiscono a completare la tela di questo magnifico quadro “


La guest house: Casa Barabaru

Ed ecco davanti a noi Casa Barabaru: una piccola reception con annessa area ristorante, alcune stanze fronte mare e una semplice area relax con sedute in legno e altalene dove godersi il panorama. L’ambiente e semplice ma molto ben curato.


La proprietaria ci sta aspettando con un drink di benvenuto per illustrarci il funzionamento della struttura. La guest house offre la pensione completa e possiamo usufruire gratuitamente delle escursioni previste quotidianamente che si alternano tra uscite che impegnano l’intera giornata e uscite solo di qualche ora. A bordo del Dhoni, la tipica imbarcazione maldiviana, si visiteranno isole deserte, lingue di sabbia, punti selezionati per lo snorkeling e per chi volesse si potranno fare uscite di pesca al tramonto. Ci sembra perfetto!

Ci sono però alcune regole a cui attenersi durante la nostra permanenza nell’isola. Poiché si tratta di un’isola abitata da maldiviani la proprietaria ci chiede di essere rispettosi delle loro abitudini e di non tenere atteggiamenti che possano offendere le loro credenze. Alle donne, per esempio, nelle aree dove si a contatto con la popolazione locale è sconsigliato di girare in costume da bagno e con spalle e ginocchia scoperte. E’ possibile stare in costume da bagno nella spiaggia dedicata agli ospiti, alla quale si arriva con pochi minuti di cammino.
Non ci sembrano particolari restrizioni e in ogni caso possiamo accettarle senza problemi, d’altronde lo sapevamo e il bello è anche questo.

Ci assegnano le stanze e mentre i nonni di Tommaso hanno una bella stanza fronte mare a noi viene data una stanza all’interno del paese. Siamo comunque molto vicini, ci basta attraversare qualche via per essere di nuovo in paradiso.
Le stanze sono in legno, in tipico stile maldiviano, molto curate e spaziose. La nostra ha anche un bel giardino interno con molta sabbia che non ci dispiace affatto, sarà perfetta per far giocare Tommaso quando saremo in camera.



Il paese è povero e spiccano le baracche, la gente però è estremamente solare e contenta di vederci. C’è anche qualche negozio che vende souvenir. In generale gli abitanti non sono tanti e la maggior parte lavorano nella guest house.


L’isola è prevalentemente selvaggia e circondata da una barriera corallina incontaminata ricca di coralli e pesci colorati di ogni tipo. Magnifica!

I pasti si consumano praticamente in mare! L’area ristorante per pranzo e cena viene allestita lungo la spiaggia, con le sedie sul bagnasciuga. La sensazione di relax e di pace di questa soluzione non ha eguali. La colazione viene invece servita nell’area ristorante interna, sempre sulla sabbia.
Eh si alle Maldive potete pure fare a meno delle calzature, praticamente si fa tutto in spiaggia.
Si mangia divinamente, piatti italiani abbinati a insalate e pietanze maldiviane, pescato fresco e frutta tropicale. Per Tommaso, essendo lui molto piccolo, c’è la massima attenzione. Gli cucinano sempre pasta in bianco o al sugo, anche quando siamo in escursione. Il personale è fantastico sempre molto disponibile, ecco ci sembra davvero di essere in paradiso. Non sapendo come sarebbe stata la cucina locale mi sono portata per Tommaso omogenizzati e merende di ogni tipo che decido di regalare ai bambini del villaggio prima di ripartire.


L’isola di Bodumora

La prima escursione che facciamo è l’isola deserta di Bodumora. Partiamo a bordo del Dhoni e dopo un po’ di tempo trascorso in navigazione arriviamo in questa bellissima isola. Passeremo la giornata in questo incantevole posto. I ragazzi della guest house allestiscono per noi una sorta di campo tendato dove possiamo ripararci dal sole. Facciamo foto e bagni a non finire e una passeggiata perlustrativa per vedere tutta l’isola.


Poco prima di pranzo ci preparano sotto la tenda un singolare tavolo scavando le nostre sedute sulla sabbia per farci pranzare più comodamente. Non mancano poi le decorazioni floreali ad animare il tutto. Preparano squisiti nudols per noi e una pasta al pomodoro per Tommaso con un fornelletto da campo, i ragazzi sono davvero eccezionali con lui. Ci rilassiamo e godiamo di questo posto spettacolare.

Snorkeling Drighaa Pagur – Runhuri Hur e spiaggia dell’isola di Thinadhoo.

Il giorno seguente è prevista un’uscita per fare snorkeling di mezza giornata, si faranno 2 soste e in particolare nelle aree di Drighaa Pagur e di Runhuri Hur che sembrano essere due posti fantastici per vedere la barriera corallina. Nonno Renato, appassionato di snorkeling, decide di non farsi sfuggire l’occasione mentre noi preferiamo rilassarci alla spiaggia del resort dove possiamo metterci in costume.
Attraversiamo la radura e la giungla e con 5 minuti di cammino siamo nella spiaggia riservata agli ospiti della guest house. Quello che ci troviamo davanti è meraviglioso come solo il mare delle Maldive sa essere. La spiaggia è provvista di lettini e delle strutture quadrate in paia per l’ombra. E’ tutto perfetto.


Ci incontriamo a pranzo con nonno Renato e mentre lui ci racconta degli incredibili colori del corallo e dei pesci visti durante lo snorkeling noi gli raccontiamo dei nostri bagni con Tommaso in spiaggia. Anche noi abbiamo fatto snorkeling davanti la spiaggia, e gli raccontiamo che, anche lì il fondale merita davvero una visita.

Kudakandhoo e visita al paese di Felidhoo

La mattina seguente è prevista un uscita di snorkeling a Kudakandhoo, un area marina davvero molto bella e nel pomeriggio invece ci accompagnano con il Dhoni nel versante opposto per visitare il paese di Felidhoo.
Rispetto al nostro villaggio il paese di Felidhoo è molto più grande, vi è una scuola e molti esercizi commerciali, si respira comunque povertà in ogni angolo. Facciamo una passeggiata guidata per le vie del paese e compriamo un po’ di souvenir. Al tramonto siamo di nuovo nella nostra guest house.


La sera è prevista una serata a tema maldiviana con cucina tipica a base di pesce grigliato e danze tradizionali. Per l’occasione vediamo in un carretto dei tonni giganti e del pesce vela enorme. Sembra sia il pescato del giorno.


L’isola di Ambara

Il giorno seguente è prevista la visita all’isola privata di Ambara il cui accesso è riservato e non vi possono entrare più di 20 persone per volta. L’isola oltre a essere molto bella per i colori del suo mare ha una peculiarità: una striscia di sabbia che separa il mare e a seconda della marea può essere più o meno visibile. La spiaggia è di sabbia fine e bianchissima con delle palme e vegetazione lussureggiante. E’ senza dubbio una delle isole più belle che abbia mai visto, un atollo incredibile.
In mezzo alla sabbia vi è una piccola casa dove nel suo patio ci si può riparare dal sole e pranzare.
La giornata che trascorriamo è meravigliosa, tra bagni in mare, snorkeling e relax. Vediamo che anche altri resort vengono in questo punto per fare snorkeling. Ci spiegano però che loro non possono attraccare e scendere, solo alcune strutture hanno il permesso. Siamo fortunati a goderci questo paradiso.
Come al solito lo staff ci prepara un ottimo pranzo e poi nel pomeriggio ripartiamo per rientrare nel nostro atollo.


La lingua di sabbia di Finolhu

Il giorno dopo ci portano a vedere una lingua di sabbia che si crea in mezzo al mare. Si tratta di una porzione di sabbia meravigliosa, appunto una striscia, incantevole. Per raggiungerla questa volta il dhoni ci lascia un po’ a distanza perché il mare è molto basso e non possiamo avvicinarci troppo con l’imbarcazione. Scendiamo in mezzo al mare con zaini in spalla e con Tommaso in braccio. Passiamo qualche ora in questa incantevole cornice, facciamo una passeggiata e vediamo un mucchio di coralli che in spiaggia hanno creato una piramide molto caratteristica. Bellissimo.
Tommaso in questa spiaggia, con i suoi braccioli, ha imparato a nuotare staccandosi da noi, sarà uno dei più bei ricordi che conserverò gelosamente.


La sera, mentre siamo intenti a chiacchierare con gli altri ospiti della guest house nell’area relax, lo staff ci propone per l’indomani un’escursione notturna per vedere gli squali, con un piccolo contributo extra perché è organizzato da un altro resort.

Gli squali di Alimatha

Passiamo la giornata nella spiaggia del resort mentre gli altri ospiti sono impegnati in un’altra uscita di snorkeling.


La sera vogliamo provare l’esperienza con gli squali. A dire la verità, mentre mio padre e mio marito sono entusiasti, io non sono particolarmente in vena di provare ma decido comunque di accompagnarli. Tommaso invece rimarrà con la nonna alla guest house.
Partiamo in notturna con il dhoni con destinazione Alimatha, famoso atollo con un resort di lusso.
Prima di scendere in mare ci danno indicazioni precise: non si possono toccare gli squali e bisogna stare tutti vicini alla guida. Siamo dotati di torce per illuminare il fondale e vedere gli squali mentre mangiano. Ci saranno infatti delle esche preparate appositamente. Io non me la sento di scendere e rimango a bordo del Dhoni, mio marito e nonno Renato vanno in mare. Vedo d’alto gli squali girare e mi fanno già impressione, figuriamoci se fossi scesa in mare. Vedo le torce dei sub illuminare l’oscurità del mare e riesco a scorgere bene le sagome degli squali, ce ne sono moltissimi, grandi e piccoli. Dopo circa mezz’ora risalgono tutti a bordo, e finalmente mi rilasso, ero un po’ in tensione sapendoli in acqua con quei bestioni…
L’esperienza sembra essere stata fantastica, tra le più belle, così dicono i partecipanti.

La nostra vacanza sta per terminare e la sera prima di partire ci preparano una bella cenetta, per salutarci, con un allestimento floreale e luci molto particolari.
Siamo stati molto bene, ci è piaciuto il paese e vivere le Maldive in modo autentico, tra la gente. Questo mare e questa spiaggia non la dimenticheremo di certo.