Come avrete capito siamo appassionati dei viaggi all’insegna della natura e dopo avere visto gli animali della savana in Kenya e la foresta del Borneo in Malesia non ci resta che scoprire le biodiversità del Madagascar.
Questo paese infatti ci affascina non poco. L’idea di vedere i suoi animali endemici, come per esempio i simpatici lemuri resi famosi dal cartoon Madagascar, i variopinti camaleonti, i giganti baobab, le infinite piantagioni di vaniglia e le sue spiagge incontaminate con mare da sogno, ci entusiasma e più ci informiamo e più ci sale la voglia di essere già lì.
Organizzazione del viaggio e clima
Valutiamo la possibilità di fare un tour interno e poi qualche giorno di mare lungo la costa ma purtroppo il Madagascar è una meta molto costosa, soprattutto se si decide di acquistare separatamente voli e servizi a terra. Ci sono invece molte offerte per pacchetti turistici in villaggi all-inclusive nell’isola di Nosy Be, a Nord Ovest del Madagascar.
Ci confrontiamo con qualche agenzia di viaggio che ci suggerisce, per rimanere nel budget, di acquistare un pacchetto in un villaggio con formula all-inclusive e poi quando saremo lì di fare il tour del Nord del Madagascar. Vista la sua vastità vedere tutto il paese sarebbe ad ogni modo impossibile.
Decidiamo di seguire il consiglio dell’agenzia di viaggio e prenotiamo quindi una settimana nel villaggio Bravo Andilana Beach a Nosy Be.
Partiamo la prima settimana di Maggio, durante la stagione secca (che va da Maggio a Novembre). E’ questo quindi il periodo migliore per visitare il Madagascar, periodo in cui fa caldo e non ci sono piogge. Da dicembre infatti iniziano i cicloni e la stagione umida.
Salute e medicinali
Il Madagascar non è famoso per le strutture sanitarie, stiamo parlando sempre di un paese africano, il cui sviluppo è fortemente limitato. E’ bene pertanto portare con se una buona scorta di medicinali.
Inoltre, quando si fanno viaggio di questo tipo, bisogna essere in regola con le vaccinazioni per l’epatite A e B e noi lo siamo!
Si può inoltre pensare di fare una profilassi antimalarica, soprattutto se si pensa di visitare l’entroterra. Consiglio sempre di confrontarsi col proprio medico per tutti i suggerimenti del caso. Di sicuro non devono mancare repellenti per zanzare che possono tornare sempre utili soprattutto di sera quando le zanzare sono più aggressive.
Puoi visitare la pagina la valigia del bambino per trovare altri utili consigli su cosa non ci si deve dimenticare di portare in viaggio, ci troverai suggerimenti sia per adulti che per bambini.
Il resort
Arriviamo a Nosy Be dopo circa 9 ore di volo. Il volo è diretto con partenza da Roma.
Dall’aeroporto di Nosy Be al villaggio facciamo circa un’oretta di viaggio attraversando villaggi e paesaggi in mezzo alla natura. L’isola ci sembra subito molto verde, lussureggiante e ricca di piantagioni.
Quando arriviamo il villaggio ci appare molto bello e ben curato. Si affaccia su un incantevole spiaggia divisa in cima da una punta sulla quale è costruito un ristorante panoramico, al quale si accede su prenotazione. A destra e a sinistra si sviluppa la struttura con bungalow direttamente sul mare e altri all’interno del bellissimo giardino. Vi è poi l’area ristorante più grande, l’immensa piscina con sdraio e tavoli dove gustare aperitivi e thè pomeridiani godendo del panorama della spiaggia.
Dopo il brief iniziale di benvenuto in cui ci spiegano il funzionamento del resort, ci informiamo per le escursioni che si possono fare, intenzionati a partire per il Nord del Madagascar. Conosciamo l’agenzia che si occupa delle escursioni e in particolare Luca Rossetti, biologo e studioso che si occupa di accompagnare i turisti.
Ci spiega che per fare il tour di 3 giorni al Nord dobbiamo essere almeno un gruppo di 4 persone e purtroppo siamo gli unici ad essere interessati. Parlando con lui capiamo che c’è molto da vedere anche a Nosy Be e che possiamo vedere gli animali endemici anche senza arrivare direttamente nel continente del Madagascar. Ci parla infatti della possibilità di visitare la Riserva di Lokobe, per un safari molto particolare. C’è la possibilità di fare il tour dell’isola con una jeep per scoprirne le bellezze. Possiamo poi visitare Nosy Komba famosa per i suoi divertenti Lemuri. C’è poi il trekking sul Monte Passot per conoscere lo Sciamano. Possiamo poi partire alla scoperta delle isole paradisiache vicine a Nosy Be come Nosy Iranja, Nosy Sakatia, Nosy Tanikely. Praticamente se decidiamo di farle tutte saremo sempre fuori dal resort, cosa che non ci dispiace affatto, vogliamo vedere quanto più è possibile.
Durante la mattinata del primo giorno ci rilassiamo al resort e assaggiamo la fantastica cucina. Nel pomeriggio Luca e il suo staff organizzano una visita guidata del giardino dell’Andilana Beach, sembra infatti che ci siano già parecchi animali anche all’interno dei confini dell’albergo.
Il giardino infatti è ricco di vegetazione, piante di frangipane e vaniglia. Simpatici lemuri neri spuntano dagli alberi, sembrano dispettosi come quelli del cartoon. Più avanti troviamo un enorme tartaruga che ci dicono provenire dalle Seycelles, poi anche un coccodrillo fa capolino da un laghetto in mezzo al resort. Ci teniamo alla larga, non si sa mai.
Tour dell’isola con la jeep
L’indomani abbiamo prenotato l’escursione per conoscere l’isola e vedere i suoi incredibili paesaggi. Si inizia visitando le piantagioni di ylang ylang , una vecchia distilleria, piantagioni di pepe, laghi e cascate meravigliose che scopriamo all’interno della foresta. Piccoli camaleonti colorati perfettamente mimetizzati fanno capolino dalle radure, vederli è una vera e propria emozione, quella per cui siamo venuti fin qui. Arriviamo ad un gigante albero di Ficus Benjiamin ritenuto sacro per la popolazione malgascia, anch’esso in mezzo alla natura.
Poi ci dirigiamo verso il paese di Hell-Ville, il centro abitato più grande dell’isola dove possiamo vedere piccole botteghe di artigianato locale e fare un giro al mercato coperto ricco di frutta e cibi locali.
L’isola è meravigliosamente profumata grazie alle piante di vaniglia, frangipane, ylang, ylang. Quest’ultimo spesso usato per la produzione dei nostri profumi. Lungo la strada si possono osservare giganti baobab simbolo di un paesaggio africano insolito e particolare.
Torniamo al resort soddisfatti per questa prima uscita. Facciamo un bel bagno notturno in piscina non avendo potuto godere del mare di giorno. Poi approfittiamo del fantastico buffet della cena.
Nosy Komba, Nosy Tanikely e Nosy Sakatia
Il giorno seguente abbiamo in programma l’escursione che ci farà vedere tre isole vicine a Nosy Be e le loro bellezze. La prima è Nosy Komba, famosa per i lemuri addomesticati. Qui è possibile vedere la Radura dei Maki, dove muniti di banane, acquistate per pochi spiccioli dai ragazzini malgasci, si è praticamente assaliti da orde di lemuri. Si possono distinguere i maschi con il manto nero e le femmine con peluria rossastra. E’ un esperienza incredibile, questi simpatici animaletti saltellano da una persona all’altra e finiscono praticamente in braccio ai turisti.
Dopo la visita a Nosy Komba ci spostiamo a Nosy Tanikely, ci aspetta un meraviglioso parco marino dove faremo snorkeling. Poco dopo raggiungiamo la spiaggia in cui si trova il ristorante per il pranzo e gustiamo pesce fresco alla griglia. Nel pomeriggio visitiamo anche Nosy Sakatia per un bagno rilassante nelle sue meravigliose calette.
Riserva di Lokobe
Finalmente arriva il giorno dedicato all’escursione alla riserva di Lokobe. Non vediamo l’ora! L’area della riserva di Lokobe si sviluppa per 740 ettari e comprende l’ultima foresta pluviale del Madagascar. Ci si arriva a bordo di piroghe attraversando una baia di mangrovie per poi giungere alla spiaggia di Lokobe. Mentre stiamo pogando sulle nostre piroghe possiamo vedere la lussureggiante vegetazione della riva, ci sono palme che sembrano ventagli.
Arrivati a destinazione scendiamo. Dei ragazzi malgasci ci vengono in aiuto per sistemare le piroghe. Luca, che ci accompagna durante l’escursione, si raccomanda di seguire le sue istruzioni. Entriamo e iniziamo la nostra visita. Attraversiamo piantagioni di pepe, di caffè, di vaniglia e vediamo subito molti camaleonti di differenti colori. Ci sono anche i lemuri ma sono molto diversi da quelli di Nosy Komba, non sembrano per niente addomesticanti, sono spaventati e sfuggenti. Rimangono nei rami tra gli alberi.
Luca ci spiega che esistono sia i lemuri diurni che quelli notturni. Alcune tipologie di quest’ultimi sono particolarissimi, hanno degli occhi grandi e aperti che mantengono splancati così anche mentre stanno dormendo.
Camminiamo e notiamo nella radura un enorme pitone, poi più avanti Luca ci mostra un insetto stecco e un piccolo animale così ben mimetizzato da sembrare parte della corteccia dell’albero che ci sta difronte. Per farcelo vedere bene lo afferra e lo prende in mano, se non lo avesse fatto non lo avremmo notato di certo. Proseguiamo la visita vedendo lucertole, geki, uccelli e altri piccoli lemuri.
La flora e la fauna di questa riserva sono eccezionali, si fondono insieme dando vita ad un ecosistema tra i più particolari al mondo.
Prima di abbandonare la riserva passiamo per il villaggio adiacente e compriamo un po’ di souvenirs. Qui sono famose le tovaglie ricamate a mano dalle ricamatrici malgasce. Ne acquistiamo 2 tipi e facciamo ritorno al nostro villaggio. E’ stata un esperienza fantastica.
Nosy Iranja
L’indomani è in programma la visita all’isola di Nosy Iranja. Quest’isola è molto particolare perché caratterizzata da una bianchissima lingua di sabbia che separa Nosy Kely e Iranja Be. Questo fenomeno però è visibile solo con la bassa marea. Durante l’escursione abbiamo la possibilità di salire fino al faro e vedere il panorama dall’alto da cui è perfettamente visibile l’isola e la sua lingua di sabbia. Si può inoltre visitare il villaggio dei pescatori, molto caratteristico.
L’escursione prevede inoltre il pranzo a base di pesce servito in spiaggia all’ombra delle palme.
Dopo il pranzo ci rilassiamo e godiamo del paesaggio che ci regala colori indimenticabili, mare cristallino, spiaggia bianca da sogno.
Trekking sul monte Passot
L’ultima escursione è dedicata alla scoperta del monte Passot. Si tratta di un’escursione particolare che prevede del trekking in salita che può rivelarsi faticoso se non affrontato nel modo giusto. Si cercherà infatti di raggiungere la cima per visitare il villaggio dove vive lo sciamano, famoso per le sue cure e per le sue magie. Lo staff di Luca ci accompagna e ci sostiene nei tratti più difficili. Periodicamente ci rifocilliamo con dell’acqua, fa molto caldo durante la salita ed è fondamentale bere e idratarsi. Mano a mano che saliamo il paesaggio si fa sempre più bello, ci sono scorci tra la radura mozzafiato, si può vedere il mare dall’alto. La vegetazione è fantastica, gli animali ci fanno compagnia: ci sono tanti camaleonti, lucertole e uccellini colorati. Camminiamo in mezzo alla foresta e incontriamo alcuni ragazzi malgasci che trasportano ananas e sacchi di farina.
Con un po’ di fatica arriviamo in cima e siamo accolti nel villaggio dello sciamano. Appena arrivati ci offrono, come benvenuto, un frutto da assaggiare che per la sua forma somiglia ad un pompelmo ma il suo sapore è molto diverso. E’ buono, e per non essere scortesi mangiamo senza esitazioni. Nel villaggio è possibile assistere alla lavorazione rudimentale delle bacche di cacao. In quest’area infatti ci sono piante giganti da cui cresce il cacao, insieme alle piantagioni di pepe.
Osserviamo la vita del villaggio: lo sciamano intento nei suoi rituali e i bambini che corrono felici pur non avendo niente. Riscendiamo piano piano, ci vorrà un po’ di tempo.
Rientrati al resort iniziamo a fare un bilancio di questa bellissima vacanza, stiamo per arrivare alla fine! L’ultimo giorno infatti lo passiamo al resort e facciamo vita da villaggio all-inclusive. Ci rilassiamo certi di aver assaporato un pezzetto di mondo davvero fuori dal comune, ricordi che porteremo per sempre con noi, colori camaleontici è proprio il caso di dirlo!

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