La Malesia si trova nel cuore del Sud-est asiatico ed è un paese dai mille volti. La sua eccezionale capitale, Kuala Lampur, con le gigantesche torri Petronas, esprime il volto più tecnologico e metropolitano. Il famoso Borneo malese trasmette l’aspetto naturalistico, non è insolito infatti scorgere, mentre si fa trekking nella foresta, scimmie nasiche, colorati pappagalli e bellissimi hornbill. E per ultimo ma non in ultimo le sue incantevoli spiagge con un mare sorprendente.
E’ infatti immersa in uno dei mari più belli del mondo con arcipelaghi incontaminati di straordinaria bellezza.
La Malesia la porto nel cuore, è il nostro viaggio di nozze e dopo il Kenya rappresenta per noi il secondo vero viaggio, uno di quelli di cui non ti dimentichi facilmente.
Clima
Qual è il momento migliore per vedere al meglio questo paese? Si tratta di un paese con un clima complesso e molto variabile. Scegliere quando andare non è proprio semplice.
Dipende molto da quale zona della Malesia si intende visitare, se scegliete come noi il Borneo Malese (quindi la Malesia Orientale con gli stati del Sarawak e del Sabah) dovete sapere che è una zona molto umida, dove le precipitazioni sono all’ordine del giorno, anche se si tratta di brevi acquazzoni. Noi ci siamo stati a settembre e devo dire la verità il tempo è stato sempre buono, con qualche pioggia solo di notte. Il clima è equatoriale e le temperature oscillano tutto l’anno dai 23° ai 33°. In generale dovete sapere che esiste una stagione secca, che va da febbraio ad ottobre, che è caratterizzata da tempo buono e poche piogge e una stagione delle piogge, che va da novembre a gennaio, dove le precipitazioni sono più intense.
Salute
Per la Malesia non esistono vaccinazioni obbligatorie ma è raccomandata la vaccinazione per epatite A e B e l’anti tifo. Per il resto, come sempre, valgono le norme dettate dal buon senso. Troverete interessanti informazioni su cosa mettere in valigia e cosa sapere prima della partenza cliccando su questa pagina La valigia del bambino.
Il nostro viaggio
Dopo aver tanto analizzato la meta con diversi preventivi e tour operator decidiamo che il nostro viaggio sarà all’insegna della natura per la prima parte, faremo cioè un tour nel Borneo malese di una settimana che toccherà i due stati del Sarawak e del Sabah. Faremo poi alcuni giorni nella moderna capitale di Kuala Lampur e poi 10 giorni di relax in una delle isole più belle di tutta la Malesia, l’isola di Redang.
Tour nel Borneo malese
Partiamo da Roma e viaggiamo con Malaysia Airlines, compagnia ottima.
Appena arrivati a Kuala Lampur prendiamo subito un volo interno per raggiungere la prima tappa del nostro tour, destinazione quindi Kuching, la famosa città dei gatti.
Appena arriviamo veniamo accompagnati al nostro lussuoso albergo, eh si perché siamo in viaggio di nozze!! A dire la verità in Malesia non è difficile alloggiare bene senza spendere troppi soldi, è facile dormire in hotel a 5 stelle spendendo lo stesso che in un tre stelle italiano.
Nonostante la stanchezza e il jet lag, il pomeriggio abbiamo già in programma la visita di Kuching. Incontriamo la guida che sarà con noi per tutta la prima parte del tour del Sarawak. Si tratta di un simpatico ragazzo italiano trapiantato in Malesia già da anni, che ha scelto di fare la guida turistica abbandonando il frenetico lavoro che aveva in Italia.
Kuching è la capitale del Sarawak sull’isola del Borneo. E’ una vivace città, che fonde edifici coloniali e grattacieli moderni. E’ chiamata anche la città dei gatti, non è insolito infatti vedere nelle vie e nelle piazze delle statue rappresentanti questi graziosi animali.
La nostra passeggiata per la città inizia con la visita dei templi buddisti del centro, alcuni templi cinesi e il museo principale. Proseguiamo poi con la visita della moschea e del lungo fiume dove ci sono numerose bancarelle di street food e artigianato locale.
Dopo questo primo assaggio di Malesia siamo molto stanchi e decidiamo di tornare in albergo. Per cena la nostra guida ci accompagna ad un tipico locale in riva al fiume dove possiamo gustare le specialità malesi, come per esempio, degli enormi granchi accompagnati da spezie che ne valorizzano il sapore.
Il giorno seguente partiamo per la giungla del Batang Ai. Durante il tragitto ci fermiamo al Centro di Conservazione degli Orang Utan di Semenggoh dove possiamo ammirare da vicino gli Oranghi. In questa foresta infatti, vive un numeroso gruppo di Orang Utan che vengono riabilitati per poi tornare a vivere nel loro habitat naturale.
Durante la visita possiamo vedere come vivono in natura bellissimi esemplari di oranghi cuccioli che giocano tra le liane in compagnia della mamma. Esiste anche un punto di osservazione dove solitamente vi si trova il maschio della specie, lo riconosciamo dalla sua enorme stazza, è infatti gigantesco. Lo si può vedere mentre mangia banane e bacche offerte dalla foresta.
Assistiamo rapiti ai giochi tra gli alberi di questi meravigliosi animali.
Il centro ospita anche altri animali che vengono a loro volta riabilitati, ci sono perlopiù coccodrilli, che vengono tenuti però in grandi gabbie.
Riprendiamo la strada principale che percorre il Sarawak da ovest ad est e arriviamo alla cittadina di Serian, dove troviamo un coloratissimo mercato. Si tratta del mercato locale di Lachau dove la popolazione si reca per fare acquisti non avendo una città nelle vicinanze. Possiamo vedere bancarelle con pesce fresco ed essiccato, molteplici spezie, verdure stranissime con tuberi e zenzero, bambù per cuocere i cibi, volpi volanti in vendita e serpenti vivi che all’occorrenza possono essere fatti a pezzi. C’è anche tanta frutta esotica come ananas, banane, dragon fruit,. Scopriamo tra la frutta il famoso Durian, un frutto di dimensioni rotonde che arriva a pesare fino a quasi 5 kg e la cui buccia è coperta di spine. La sua particolarità è il forte odore che emana simile a quello del formaggio andato a male. Per i malesi si tratta del “Re della frutta” grazie alle sue proprietà e all’alta concentrazione di vitamine e proteine.
L’igiene di questo mercato lascia davvero a desiderare ma loro, i malesi, sembrano esserci abituati. Ci sono anche molte bancarelle di street food dove poter assaggiare specialità locali. Alcuni del nostro gruppo si fanno coraggio e provano, noi decidiamo solamente di guardare.
Mangeremo più tardi in piccolo un ristorante locale nelle vicinanze.
Sulla strada notiamo numerose piantagioni di riso e pepe. Quest’ultimo rappresenta nel Sarawak una delle coltivazioni più importanti ed è considerato uno dei migliori del mondo.
Ci fermiamo per vederle da vicino e osserviamo la gente al lavoro mentre la nostra guida ci spiega come avviene la coltivazione e la produzione prima del pepe e poi del cacao.
Subito dopo a bordo di una motobarca raggiungiamo il meraviglioso resort Hillton sul Batang ai.
Si tratta di un incantevole struttura completamente immersa nella foresta del Borneo con una bellissima vista sul lago.
Arriviamo al tramonto e l’immagine che ci si presenta di fronte è davvero da cartolina. Mentre siamo in attesa per il check-in giriamo un po’ per il resort e scopriamo con piacere che c’è una bellissima piscina. Fa molto caldo e non vediamo l’ora di buttarci in acqua.
Consumiamo il nostro drink di benvenuto e andiamo in camera per indossare il costume da bagno.
Anche la camera è spettacolare, completamente immersa nella natura.
La cena è servita a buffet all’interno del resort. Poco dopo ci rilassiamo e facciamo due chiacchiere a bordo piscina con altri ragazzi del tour.
“Non lo sappiamo ancora ma quelli con cui stiamo parlando diventeranno i nostri inseparabili amici di viaggio! Eh si perché è grazie alla Malesia che conosciamo Paolo e Annalisa, incalliti viaggiatori come noi. Fiumi di birra e soprattutto il bagno notturno in questa meravigliosa piscina consacrano la nostra amicizia! I nostri famosi amici di Genova con cui affronteremo tanti bellissimi viaggi, ai quali si aggiungeranno, qualche anno dopo, i nostri piccoli globtrotter Tommaso ed Edoardo”.
Consumiamo una birra e ci gettiamo in piscina in mutande, siamo in mezzo alla foresta, non ci osserva nessuno, o forse solo qualche piccolo animaletto tropicale notturno! Il giorno seguente dopo una deliziosa colazione gustata con vista lago ci attende la visita alla longhouse degli Iban. A bordo di una tipica piroga attraversiamo il lago facendo attenzione a schivare i tronchi che spuntano dall’acqua. Le Longhouse sono tradizionali abitazioni in legno dei popoli nativi. Si tratta per lo più di baracche che si sviluppano in lunghezza dove ogni famiglia abita. Gli Iban sono una popolazione indigena del Sarawak famosa perché anticamente i loro guerrieri erano conosciuti come i “tagliatori di teste”. I guerrieri infatti erano soliti conservare le teste tagliate dei loro nemici uccisi in battaglia.
Appena arriviamo veniamo subito colpiti dalla povertà in cui vivono. La longhouse è vicinissima al fiume ed è rialzata da terra per permettere agli animali da cortile di vivere al di sotto.
Gli Iban ci accolgono molto calorosamente e mentre la nostra guida ci spiega la loro storia notiamo come ogni famiglia entra nella propria abitazione utilizzando la porta che è nel corridoio della longhouse.
Poco dopo assistiamo ad uno spettacolo di danze tradizionali in abiti realizzati a mano. Brindiamo alla maniera degli Iban, gridando parole incomprensibili e bevendo la loro grappa di riso. Danziamo anche noi abbandonandoci alle note di questa musica antica consapevoli della mistica esperienza che stiamo vivendo.
Poco dopo ci mostrano nel cortile antistante la longhouse un combattimento di galli e l’uso della cerbottana in bambù come strumento antico di caccia. Facciamo tutti una prova di tiro, solo in pochi riescono a fare centro nel tirassegno.
Subito dopo assistiamo nelle loro cucine alla preparazione del pranzo che ci offriranno. Cucinano praticamente in terra e la pulizia non è sicuramente l’aspetto più curato. Qui non esistono tavoli per cui mangeremo a terra. La tavola imbandita a terra è meravigliosa, assaggiamo gustose pietanze che sono buonissime.
Prima di ripartire distribuiamo dei doni appositamente acquistati per loro e per i più piccoli e facciamo il bagno nel lago.
Rientriamo in hotel e per chi vuole è possibile fare una passeggiata nella giungla vicina al resort. Non ce lo facciamo dire due volte. Nella giungla vediamo alberi grandissimi, liane enormi che strozzano altre piante ed erbe medicinali. Camminando arriviamo ad una tomba di un grande guerriero Iban. Ci sono oggetti che lo ricordano: giare e delle offerte fatte dai parenti come la grappa di riso. Vi è anche la scatola per le offerte da fare agli spiriti, la tradizione vuole che ogni Iban ne possieda una.
Nel nostro percorso incontriamo un ponte sospeso, non ho altra scelta devo attraversarlo, mi faccio coraggio e vado, nonostante si muove tutto riesco a passare dalla parte opposta. Il panorama che si vede dall’alto è stupendo, la giungla del Borneo Malese e l’immenso lago.
Tornati in hotel ci concediamo un massaggio rigenerativo alla Spa dell’albergo, sembra siano molto bravi in questo posto!
Il giorno seguente ci traferiamo a Kota Kinabalu nello stato del Sabah con un volo interno.
Appena arrivati incontriamo la nostra nuova guida, un ragazzo che manco a farlo apposta è di Perugia. Scambiamo quattro chiacchiere sui posti che ci accomunano e poi partiamo per il fiume Klias per vedere il suo ecosistema caratterizzato dalla giungla bassa tipica dei fiumi.
Durante il tragitto attraversiamo villaggi e palme da olio. Quando arriviamo a destinazione dobbiamo prendere la barca a motore per poter risalire il fiume e andare alla ricerca delle famose scimmie nasiche, i primati endemici del Borneo. Prima di salire in barca salutiamo delle simpatiche scimmiette che si trovano ai bordi del fiume. Iniziamo la navigazione e possiamo vedere: mandrie di bufali d’acqua, aironi, gabbiani, varani, caimani nascosti tra le radure e bellissimi uccelli. Vediamo tra i rami di alcuni alberi un coloratissimo hornbilli e poi loro, le bellissime scimmie nasiche. Saltano da un ramo ad un altro e poi si fermano per mangiare le foglie della pianta che hanno puntato. Sono abbastanza grandi con code lunghe e una peluria rossiccia. Hanno anche un bel pancione e lo spettacolare nasone rosa. Sono buffissime, niente di più bello visto in natura. Solo questo vale tutto il viaggio.
Dopo aver scorrazzato nel fiume in lungo e in largo la guida decide di tornare, sta per arrivare un temporale e sarà meglio non farci sorprendere mentre siamo in barca. Al rientro ceniamo in stile locale in un ristorante nei pressi del fiume che ci propone pietanze a buffet. Stiamo aspettando che faccia buio in quanto questa zona è famosa per il meraviglioso spettacolo naturale delle lucciole che solitamente avviene tra le mangrovie. Lo spettacolo è stupendo, il fiume e le piante si riempiono di questi luminosi animaletti che danzano nella notte. Rientriamo a Kota Kinabalu felici.
L’indomani è in programma una giornata rilassante al mare. Kota Kinabalu infatti è anche famosa per le sue incantevoli acque e per essere un parco marino protetto.
Ci accompagnano in spiaggia dove passeremo l’intera giornata. Potremmo scegliere di praticare varie attività come lo snorkeling per scoprire le bellezze della barriera corallina, oppure le attività sportive come la canoa, sci d’acqua o semplicemente abbandonarci al relax in spiaggia.
In spiaggia ci sono tavolini con panche sotto la radura delle palme, niente di meglio per trascorrere qualche ora di riposo.
La sera dopo cena usciamo per qualche acquisto, vicino al nostro hotel infatti c’è un mercato dove possiamo vedere oggetti di artigianato, gioielli, souvenir, tessuti e stoffe fatte a mano e bancarelle di street food.
Il giorno seguente partiamo per la vista del monte Kinabalu, dichiarato patrimonio Unesco per la sua alta concentrazione di biodiversità floristica. Appena arrivati raggiungiamo il punto d’osservazione panoramico dove poter vedere la cima della montagna.
Proseguiamo poi con la visita del Parco del Monte Kinabalu dove facendo trekking nella foresta ammiriamo la bassa vegetazione tropicale come per esempio muschi, felci e piante carnivore.
Poco dopo ci spostiamo sull’altro versante del monte per raggiungere l’area delle Poring Hot Spring dove ci sono delle sorgenti di acqua calda e fredda circondate da una diversa natura rispetto a quella precedente. Si possono ammirare infatti alberi altissimi e con foglie giganti, enormi liane e diverse cascate. Pranziamo all’interno del parco nel ristorante in stile “Rain Forest” e poi proseguiamo con il nostro trekking fino a raggiungere uno spettacolare ponte sospeso che sovrasta tutta la giungla. Lo attraversiamo con non poca paura vista la sua altezza. Ci facciamo coraggio e non ce ne pentiamo, la vista è meravigliosa.
In questa zona cresce anche la famosa Rafflesia, fiore simbolo di tutto lo stato del Sabah. Questo fiore è particolarissimo perché può raggiungere fino a 100 cm di diametro e pesare fino a 10 kg. Camminiamo cercando di scovarlo ma purtroppo non siamo fortunati!
La giornata scorre in fretta e quando torniamo in albergo salutiamo tutti i ragazzi del tour, la prima parte del nostro viaggio si conclude qui. Con Paolo e Annalisa ci vedremo a Kuala Lampur, noi abbiamo in programma qualche giorno nella capitale mentre loro proseguono il tour.
Kuala Lampur
Arriviamo a Kuala Lampur dopo un ulteriore volo interno, credo che questo sia il viaggio dove abbiamo preso più voli. La capitale è eccezionale, possiamo ammirare la sua frenesia già durante il transfer.
Dormiamo al Traders Hotel che si trova praticamente difronte alle famose torri Petronas. Quando arriviamo in camera scopriamo con piacere la vetrata con vista mozzafiato sulle torri. Di notte, quando saranno illuminate, dovrebbe essere una meraviglia! L’hotel, manco a dirlo, è stupendo! Con un numero imprecisato di piani è uno dei più grandi alberghi che ci siano, sotto di noi incredibili giardini con fontane dai giochi di acqua e di luce eccezionali.
Il tempo di posare i bagagli e siamo già fuori dall’hotel per scoprire la città, abbiamo 3 giorni per visitarla e non vogliamo perdere tempo.
Prendiamo un taxi e ci facciamo portare a tempio di Batu Caves, poco fuori dalla città. Si tratta di un tempio Induista molto particolare perché realizzato all’interno di una grotta. Fuori vi è un enorme statua e per accedervi si deve salire una grande scalinata. Tutto intorno ci sono colorate statue induiste e delle simpatiche scimmiette che accompagnano i turisti durante la salita.
Non tengo il conto degli scalini e procedo senza indugio, voglio arrivare in cima il prima possibile, l’umida città non lascia scampo e sono veramente stanca e sudata fino al collo. Arrivati in cima entriamo e ci troviamo dentro una grotta dove si consumano rituali induisti tra i fedeli. Ammiriamo in silenzio la particolarità delle pareti e dei templi.
Poco dopo scendiamo e con un taxi ci dirigiamo a Cina Town vogliamo fare un giro nel famoso mercato dove tutto è falso. La sera, per niente stanchi, passeggiamo sotto le famose torri Petronas, sono molto belle illuminate e rendono l’atmosfera unica.
Il giorno dopo saliamo all’interno delle torri Petronas. Queste torri gemelle sono alte 452 metri e rappresentano una delle più importanti opere dell’ingegneria umana. Prendono il loro nome dalla compagnia petrolifera Petronas che ne è la proprietaria. Le torri sono alte 88 piani e ospitano per lo più uffici.
La vista dall’alto è spettacolare, come lo è camminare per il ponte che unisce le due torri, si può vedere tutta la città. Facciamo un po’ di foto e quando scendiamo ci dirigiamo al centro commerciale sottostante. Non amiamo molto le grandi città ma questa con le sue meravigliose torri ci affascina.
Il giorno dopo facciamo un giro della città a bordo di un taxi per vedere la sua parte storica e poi ci dirigiamo al Parco degli uccelli di Kuala Lampur. Possiamo ammirare molteplici esemplari che camminano liberi all’interno del parco. L’esperienza è molto carina e adatta ai bambini che potranno vedere questi simpatici animaletti così da vicino.
La sera abbiamo in programma la cena sul ristorante girevole della torre delle telecomunicazioni dove incontreremo Paolo e Annalisa. Loro infatti di passaggio a Kuala Lampur ci raggiungeranno li, non vediamo l’ora di rivederli.
Il ristorante compie quasi un’ora per fare il giro completo di 360° ed alto circa 280 metri. L’atmosfera del locale è molta raffinata ed esclusiva e gode di una magnifica vista sulle Petronas.
E’ un esperienza che vi consiglio di fare perché unica nel suo genere, si percepisce a malapena la rotazione del ristorante, ma è comunque molto bello cenare con questa insolita atmosfera con la città che ruota sotto di voi.
Salutiamo Paolo e Annalisa con la promessa di rivederci in Italia.

Foto ricordo di noi 4 … l’inizio di una grande amicizia!
Dietro di noi le magnifiche torri Petronas a farci da sfondo.
Redang
Il giorno seguente si parte per l’isola di Redang, inizia la parte rilassante della Luna di miele.
Nell’isola di Redang trascorriamo 10 giorni di puro relax. L’isola è molto selvaggia, esistono solo due baie dove poter soggiornare. Il nostro resort, completamente immerso nella foresta, si affaccia in una laguna bellissima che si compone di due diverse spiaggette. Il mare è molto bello e i fondali sono ricchi di pesci colorati. Nuotando e facendo snorkeling abbiamo visto oltre che pesci tropicali bellissimi anche tante tartarughe. Nell’isola non ci sono grandi attrazioni o locali notturni ed difficile raggiungere la parte opposta dell’isola se non via mare.
Redang la consiglio a chi come noi aveva bisogno di relax dopo un intenso tuor della Malesia e a chi come noi vuole godersi la luna di miele. La degna conclusione di un viaggio stupendo.
Torniamo in Italia felici per questo stupendo viaggio, una luna di miele coi fiocchi.